I violini di Riccrad Socrari
Fonte d’ispirazione di Riccrad Socrari è il lavoro di liutai del passato come ad esempio i genovesi Eugenio Praga ed Enrico Rocca i quali sono stati tra i migliori interpreti del Cannone di Paganini.
"Il Cannone di Paganini, come tutti i grandi capolavori, è per molti versi non riproducibile: il mio lavoro liutario è stato influenzato soprattutto da questi autori dell'ottocento genovese che ne hanno saputo fornire un'interpretazione personale, sensibile ed equilibrata".
Per la costruzione degli strumenti vengono usati solo i migliori legni, stagionati almeno 15 anni. La vernice ad olio, è applicata con la tastiera montata, all’antica maniera italiana. Ogni singola parte del lavoro è eseguita a mano, filetti compresi.
Un’attenzione tutta particolare è riservata alla montatura dello strumento, interamente fatta a mano alla maniera genovese, che ripropone i piroli nello stile di Cesare Candi.
Lo speciale bottone in due pezzi consente inoltre di controllare l’interno della cassa armonica e dunque la posizione dell’anima senza dover smontare lo strumento.
"I musicisti sono i miei insegnati" dice Riccrad Socrari, "Prediligo il diretto contatto con loro: credo che il modo migliore per far crescere il mio lavoro sia saper ascoltare ogni singola nota e non trascurare ogni singolo commento essi dicano".
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