Paolo DeBarbieri (1889-1964)

Oggi considerato uno dei migliori liutai della Scuola genovese moderna, iniziò con un apprendistato nella bottega di Cesare Candi. Il proprio stile subì grandi cambiamenti nel corso degli anni, pur sempre recando alcuni tratti fondamentali nella tecnica costruttiva, fra cui le controfasce continue. Costruì circa 350 strumenti, fra cui viole e violoncelli. Il violino qui rappresentato appartiene alla produzione del suo miglior periodo ed è un’interpretazione del violino di Paganini. La lavorazione è accurata e ispirata, rivela buon gusto e ottima padronanza tecnica. È necessario qui ricordare quanto fosse stato importante per i liutai genovesi il Cannone di Paganini e l’interpretazione di Paolo de Barbieri emerge fra le altre.

Genova 1928
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